Catena Muscolare Postero-Mediana, definita anche PM.
Struttura cerebrale, funzione guerriera.
Rappresenta l'archetipo del Padre.
In Medicina Tradizionale Cinese rappresenta il rene- vescica, l’acqua, l’inverno, yang. L'osso.
L'emozione è la paura.
La prima immagine di questa struttura è quella del neonato che si raddrizza.
Il settore cerebrale più sviluppato è quello anteriore e la parte del corpo dove la PM è più rappresentata è tutta la parte posteriore, ma arriva anche al viso che costituisce la parte privilegiata di questo tipo di struttura.
La sua tendenza è scoprire e conoscere, conoscere per dare una spiegazione ai fenomeni dell’universo.
La costituzione PM si caratterizza per la sua sete di conoscenza. Ha sete di sapere e di saper fare. Ha capacità di maneggiare le cose attraverso l’apprendimento, la ricerca, la sperimentazione, ma non tanto per prenderne possesso, ma per comprendere e spiegare ciò che è fuori da sé. Questa struttura vive “fuori dal sé”.
La struttura AM dona un’immagine femminile, della madre, la PM quella del padre e dei valori maschili, ma sono solo figure archetipiche. Si possono trovare ad es. donne che funzionano con valori tipicamente maschili o viceversa. AM simbolizza la casa e tutto il suo contenuto, PM simbolizza tutto ciò che è fuori dalla casa.
La persona della struttura PM sarà avida di conoscenza, mai soddisfatta, sempre stimolata verso nuovi saperi e conquiste. La sua catena mio fasciale posteriore la spinge verso l'avanti. Non importa dove arriverà: è sempre sulla linea di partenza per una nuova corsa, per dominare un nuovo spazio.
L’avidità del PM non è della stessa essenza della ingordigia della AM. L’AM cerca di attirare a sé mentre il PM attiva le sue catene posteriori per conquistare di più e sempre più lontano.
PM situa il suo centro di interesse a livello del vissuto. Ha una intelligenza pratica volta verso la realizzazione e l’attuazione.
È una persona tecnica, un artigiano e lavoratore manuale. È soddisfatto del risultato tecnico, del dominio dei materiali, degli apparecchi e metodi. È un morfotipo che si definisce soprattutto per il saper fare. È il buon artigiano ma non necessariamente l’artista. L'estetica è più una qualità PAAP, il PM si ferma alla mera utilità e funzionalità pratica dell'oggetto.
Questo soggetto non è necessariamente intelligente, ma è un razionale e logico. Può essere un intellettuale, determinato nelle proprie riflessioni: la sua attività consiste nell’organizzare pensieri.
È orientato verso le scienze esatte come chimica, anatomia, ecc.
Questa è la struttura che si è adattata per riuscire meglio nel mondo occidentale che è imperniato sulla realizzazione tecnica.
È amante dei concetti e teorie uscite dal suo cervello. È sempre alla ricerca di dominare il ragionamento.
Sapere, saper fare, performance, azione, predilezione per il lato pratico, tecnico, sono le sue caratteristiche.
E’ lo studente al corso che fa un sacco di domande, vuole capire subito tutto.
Ha una stretta di mano forte, a volte anche troppo: non se ne rende conto.
Se è degradato ha difficoltà di concentrazione, si addormenta.
A volte i PM, se degradati, soffrono di agorafobia e hanno paura di uscire da casa.
Associazioni:
PM+AL : crea progetti da realizzare fino in fondo poi, quando sono finiti, ne crea subito altri. E' un ricercatore perseverante.
PL+PM : fa i "fuochi d’artificio" ma non dura tanto. Versatile nella conoscenza, ma superficiale. Ha un'azione che va oltre i limiti. Performance a rischio della vita. Ha paura come i PM, ma gioca con la paura perché è eccitante.
Qui si trovano molti sportivi ed atleti: sono sportivi di tipo cerebrale, cioè atleti che calcolano le loro azioni, che studiano il loro sport e cercano di trarre da ciò il miglior risultato.
Triathlon, attraversare l’atlantico in canoa, sono sport PM, specie se associati alla endurance AL. Sport ad alto rischio come gli sport estremi potrebbero essere in risonanza con l'associazione a PL.
La nostra è una società PM, con prove dure, prestazione, l’apparire, i soldi. Se si esagera, se non si dà importanza alla propria AM, alla propria sensualità, si compromettono le funzioni del bacino e, perché no, anche quelle sessuali nell’uomo.
Succede spesso agli uomini: PM orizzontalizza il loro sacro e AM chiude gli ischi. Questa persona avrà un comportamento PM+++: dimenticherà le sue stesse sensazioni e si verrà a creare un vuoto AM.
In terapia:
Il terapista PM è pesante, predilige i trattamenti piuttosto “aggressivi”, come i thrust e il massaggio profondo, la miofibrolisi.
I terapisti PM sono cerebrali, amano l’anatomia e le scienze esatte, i trattamenti EBM , basati sull’evidenza scientifica.
Il PM è un visuale: funziona per immagini.
La Sofrologia è una tecnica PM, dove si fa lavorare il mentale, le immagini mentali, la visualizzazione.
Una correzione di una disfunzione oculare, come una foria o un deficit di convergenza avrà maggior incisività che su un'altra tipologia.
La parola d'ordine della persona PM è : “Devo essere utile”. Ha paura del contrario.
Deve essere maestro in tutto, ama quello che è logico, sapere il perché delle cose, le statistiche, il rigore scientifico, le prove scientifiche. Solitamente predilige vestire classico.
Ama le spiegazioni biomeccaniche e scientifiche perché lo rassicurano. Evitare di parlare con un paziente PM di "trattamenti energetici" o terapie che non comprende poiché si avrebbero poche chanches di ottenere una buona compliance.
Il paziente PM sceglierà il proprio terapista puntando sulla sua fama e sulla sua posizione sociale.
Il paziente PM ama gli stiramenti forti e le tecniche più pesanti: “la guarigione passa attraverso la sofferenza”. Attenzione però a ridare subito la coscienza dell’osso, altrimenti il paziente PM sarà ancora di più decorporalizzato. Infatti, sebbene il paziente ami lo stretching agli ischio-tibiali, il miglior modo di rilassare questi mm è proprio ridare la coscienza dell’osso!
I PM considerano il corpo come una macchina da aggiustare.
Il PM non ha sensazione del cambiamento durante la terapia, anzi chiede: ”Perché , scusi, cosa dovrei sentire? Cosa mi dovrebbe accadere?”, quasi con paura.
I pazienti PM degradati, affetti da stanchezza cronica, si addormentano durante una terapia dolce come la cranio-sacrale.
Il PM degradato non ha radici: non lo interessano le tradizioni, il proprio paese, la propria terra.
La nascita, in particolare il passaggio nel canale del parto che avviene in estensione vertebrale e del cranio, è un esperienza PM
La nascita segna il passaggio dallo stato AM a PM.
La morte è una prova, un passaggio, è sempre PM.
Le prove della vita sono PM, bisogna quindi ridare AM: ammorbidire, coccolare (non a caso il bebè si cambia in posizione AM)
Se un bambino fino a 4/5 mesi piange, non dorme, ha reflusso (è in estensione, quindi l’esofago è allungato), ha una PM incisa. Probabilmente porta il piede alla bocca con qualche difficoltà.
Il bimbo che piange ha paura, bisogna dire alla mamma di massaggiarlo dolcemente sulla schiena, di scollare la pelle, dare dei pizzicotti leggeri, piccole percussioni, coccolarlo.
Un bambino che comincia a camminare sulla punta non va bene, ha una PM troppo incisa nel corpo e negli schemi motori. Probabilmente è un bambino che è stato messo in piedi troppo presto, che ha saltato la fase del gattonamento, la fase della triade dinamica AL-AP-PL.
Aspetto psicocomportamentale
È il cavaliere che parte alla conquista del Sacro Graal impiegando tutti i suoi mezzi nella ricerca, ma questi mezzi li pone fuori da sé e non dentro al suo sé più profondo.
Se ne va senza ritenere nulla ed è capace di abbandonare molte cose per andare più lontano e per andare alla ricerca del cielo che si trova in fondo al cammino.
In confronto ad AM che ha grande propensione per la meditazione e che già possiede il cielo, il percorso di PM è diverso: progetta di “organizzare un viaggio” verso Dio. Quindi PM confonde riflessione e meditazione. La meditazione è uno stato di puro silenzio mentale e di ricettività; PM cammina nel suo percorso spirituale proteso nella riflessione.
Il PM non conosce il silenzio mentale.
Aspetti positivi:
E' la forza che fa andare avanti, superare le difficoltà, le prove della vita, le malattie. E' il sistema immunitario, la sopravvivenza, il futuro.
È un viaggiatore cerebrale: non può accontentarsi di “prendere / afferrare” semplicemente. Le sue rinunce non sono assolutamente sublimi, ma sono funzionali alle sue necessità. E' la spinta a migliorarsi sempre.
La sua ricerca non è solo materiale ma è anche dettata dalla sete di possedere la conoscenza.
È un razionalista che fa soprattutto affidamento sulla sua capacità di ragionamento.
Aspetti negativi:
È principalmente legato al vuoto del fuori da sé.
Ha una insoddisfazione permanente. Una inquietudine legata alla agitazione fisica e mentale che lo porta verso l’instabilità. Questa instabilità nuoce alla concentrazione e questo è il fatto peggiore per PM, il quale si appoggia molto sulle sue capacità mentali. Questa agitazione crea ansietà e paura. Il rene è l’organo della paura, ma anche quello dell’energia primaria.
Quando PM si agita, tutto il suo mondo si agita e si confonde: ha paura di non vedere e non riconoscere più nulla, è una paura piena di fantasmi, panico e vuoto con una impressione di impotenza di fronte all’ambiente.
Può diventare individualista e chiudersi al pensiero degli altri: conoscerà solamente la sua ragione e la sua logica.
Nelle mani di un terapista manifesta sempre delle reticenze, è ribelle a tutti gli interventi sul corpo che non domina o comprende. Non ama molto sentire ciò che succede nel suo corpo.
Aspetto degradato:
Può finire in una agitazione improduttiva, parassitica, instabile.
Comincia a dormire troppo poco, perché soffre di insonnia, l' eccessivo stress a cui si sottopone crea un terreno pericoloso per gli accidenti cardiovascolari.
Può divenire inconsistente, depersonalizzato, superficiale. Può confondere il sogno con la realtà.
Non riesce più a concentrarsi e ritrovarsi. Può arrivare a difendersi contro minacce immaginarie.
Nel suo aspetto più degradato può mostrare un carattere violento e pericoloso.
Aspetto meccanico
Elementi mio fasciali
• Muscoli paravertebrali del segmento lombare e dorsale, cioè:
• Lungo dorsale.
• Ileo-costale e sacro-lombare.
• Epi-spinoso
Tutti i muscoli profondi della colonna vertebrale non appartengono a questa catena.
Per gli arti inferiori sono interessate le strutture muscolari “uscite” dalla aponevrosi lombare e dai legamenti grande e piccolo sacro-ischiatico:
• Muscolo grande gluteo nella sua porzione profonda.
• Ischio crurali interni, semi-membranoso e semi-tendinoso.
• Soleo.
• Flessori delle dita.
• Quadrato della pianta.
Per l’arto superiore, la catena principale del tronco si prolunga:
• La parte vertebrale del grande dorsale.
• Trapezio inferiore.
• Sotto-spinoso.
• Piccolo rotondo.
• Deltoide posteriore.
• Porzione lunga del tricipite brachiale.
• Flessori delle dita.
• Pronatore rotondo e quadrato.
Il perno è nella caviglia.
Il m.soleo impedisce al segmento scheletrico della gamba di cadere in avanti, il m.popliteo assicura la controtorsione del ginocchio (come ben dice Souchard), il semitendinoso e il semimembranoso tengono l’iliaco verticale.
PM ++ dà tanto fastidio ad AM , e anche alla PA
La PM è la catena della verticalità. E’ paragonabile meccanicamente ad una gru. Non è la catena antigravitaria, come dice Souchard, bensì la catena del raddrizzamento. E’ la PA la vera catena antigravitaria, che sopporta e contrasta il peso delle prove della vita permettendo di elevarsi.
La PM dà la propulsione verso l'avanti e allo stesso tempo comprime.